La Svizzera verserà 1,5 miliardi di franchi a titolo di aiuto umanitario per il periodo 2007-2011. Dopo la Camera alta, anche qualla bassa ha accettato di stanziare questo credito-quadro. L'aiuto alle organizzazioni non governative (ONG) non dovrà essere strettamente umanitario.
Quest'ultimo aspetto ha irritato la destra nazionalista dell'Unione democratica di centro (UDC), secondo cui è inammissibile che ONG, "finanziate in gran parte con fondi pubblici", intervengano in campagne di votazione per combattere la posizione del Consiglio federale. L'UDC ha alluso in particolare alla votazione sull'asilo e gli stranieri del settembre 2006.
Ma la Camera del popolo non ha voluto obbligare le ONG a utilizzare le somme percepite solo a scopi non politici. "Ciò equivarrebbe a introdurre una forma di censura inaccettabile", ha affermato un'esponente socialista.
Da parte sua, la presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey ha rilevato che le ONG condividono i principi della cooperazione allo sviluppo elvetica: "neutralità, indipendenza e imparzialità". Micheline Calmy-Rey ha anche sottolineato che le catastrofi provocate dall'uomo o dalla natura sono massicciamente aumentate negli ultimi anni.
1,5 miliardi per l'aiuto umanitario: troppo poco? troppo? È necessario controllare meglio la distribuzione di danaro alle ONG? La Svizzera deve aiutare anche paesi che non rispettano la democrazia? Dite la vostra e inviateci i vostri commenti!
mercoledì, 13 giugno 2007
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1 commento:
La Svizzera non è comunque tra i paesi più generosi, pur essendo tra i paesi più ricchi. E allora, ancora un piccolo sforzo, signori!
augusto dai fori imperiali
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